Charif Megarbane - “Marzipan” (Habibi Funk, 2023)

 Charif Megarbane Marzipan

“Lebrary” - fusione di “Lebanon” e “library music” - è il termine usato dal compositore, produttore, polistrumentista libanese Charif Megarbane (già conosciuto con i nomi di Cosmic Analog Ensemble,The Submarine Chronicles…) per definire la propria proposta musicale: la library music, un non genere, è un modo di fare musica, di disegnare mondi sonori attraverso le sette notte e per Megarbane è il punto di partenza per il suo viaggio tra i generi (musicali) iniziato anni fa con la sua etichetta Hisstology. Alla rivista francese Gonzai il musicista racconta che vuole esplorare più stili come avveniva nella library music anni 60 e 70: «Ce serait trop facile de se limiter à un seul style de musique. Mon approche serait un peu celle de la library music des années 60 et 70 qui est un non-genre car il contient tous les types de musiques [...] Il y a tellement de styles intéressants que je ne peux pas m’empêcher d’essayer de défricher tout ça [...] ». Questa esplorazione, auscultazione è, senz’altro, possibile trovarla ancora una volta in “Marzipan”, album pubblicato dalla berlinese Habibi Funk e che si presenta come un mare di suoni, odori, sapori. Da est a ovest (e vicerversa). Il materiale vivo del disco, d’altronde, nasce dalle registrazioni, tra Beirut e Lisbona, fatte da Megarbane che suona - come al solito - tutti gli strumenti (fatta eccezione per il Moog di “Shanklish” suonato da Alex Dubus). L’approccio è quello di altri tempi, analogico e alla ricerca di ritmi caldi e umani: dalle visioni/orchestrazioni chitarristiche eteree (“Istintaj”) che richiamano l’Estremo Oriente al groove madeleine di “Ma Ward” (ma al-ward è un’acqua di rose tipica del Levante, regione del Medio Oriente); dalle melodie italiane di “Pas de Dialogue” (che ricordano a tratti il Piero Piccioni di “Ti Ho Sposato Per Allegria”) al retrogusto francese di “Yara”, brano ispirato dal paesaggio notturno di Hamra (città dell’Oman nord-orientale). La berlinese Habibi Funk, per la sua prima pubblicazione discografica non d’archivio, produce quindi un album che sembra uscito dai cassetti della memoria di un passato che vuola continuare a vivere nel presente.



Monica Mazzoli

( 2023-08-28 )