Intervista a Beth Arzy (Trembling Blue Stars, Aberdeen)

Chiacchierata con Beth Arzy (Trembling Blue Stars, Aberdeen) fatta qualche anno fa per il mio vecchio blog Over The Wall nel gennaio 2012 :

È stato un piacere avere l’opportunità di intervistare Beth Arzy. Gli anni passano ma la voglia di mettersi in gioco e di lasciarsi trasportare da nuove passioni, no. Gli estimatori di certo pop dalle forti venature malinconiche ricorderanno bene il suo passato nei Trembling Blue Stars e negli Aberdeen. Nel 2011 Beth Arzy è entrata a far parte come additional vocalist dei Charlie Big Time, jangle pop band di Bolton (Uk).

Domanda :
Beth, come ti trovi in questa nuova esperienza? E’ un po’ come ritornare ai bei vecchi tempi lavorare con una band emergente?
Beth Arzy :
Beh, non c'è stato propriamente un break. Io e Bobby, a settembre 2010, abbiamo registrato l'ultimo EP dei TBS, pubblicato nel Maggio 2011. Volevamo fare le cose a modo nostro (Elefant ci ha cortesemente supportati in questo) includendo anche una cover di una canzone degli Wire ed un acusmatico remix di Robert Hampson, vero e proprio eroe musicale per me e Bobby. La copertina è di uno dei miei artisti del suono preferiti, Runar Magnusson, questa volta eravamo realmente in grado di fare le cose a modo nostro mettendo i TBS in primo piano. Durante il maggio/giugno dello scorso anno, sono stata in California per alcuni spettacoli e registrazioni con la mia vecchia band Aberdeen, (che mi aspetto non vedranno mai la luce). Tutto quello che posso dire a riguardo è che "non si può mai tornare a casa". Con i Charlie Big Time ho praticamente forzato la mia strada nella band. Mi hanno inviato una canzone da ascoltare e suonava così naturale ed old school, un po' come The Hosemarstins o i Crowded House... musica direttamente dal cuore, non influenzata dall'indie ed intrisa della piovosa Inghilterra del Nord. Ci sono stata un paio di mesi fa, per registrare dei cori. Sono dei ragazzi davvero adorabili e modesti. Abbiamo registrato per circa tre ore nella stanza degli ospiti della casa di Matthew, ed altre sei ore nei pub locali. Un totale approccio alla musica, senza pressioni alcune. Adorano comporre e scrivere ottime canzoni, senza la necessità di appartenere ad una qualsiasi scena. Pur essendo in giro da parecchio tempo, non sono di certo una band emergente, si dimostrano molto rilassati, cosa che io amo. Nessuno m'ha costretta a fare qualcosa e questo m'ha messa completamente a mio agio.
D:
Niente dura per sempre. La vita è come un libro, è bello sfogliare le pagine, immedesimarsi nelle varie avventure, per poi giungere alla fine e cominciare un nuovo libro. Ogni tanto però è bello riguardare le vecchie foto e ricordare i momenti più belli dei tempi che furono, senza per questo per essere nostalgici. Beth, ti andrebbe di raccontarci gli attimi più belli vissuti con i Trembling Blue Stars?
B. A. :
Il tempo trascorso con i TBS è stato brillante e difficilmente troverai tre tizi più piacevoli di Bobby, Keris e Jonathan. Credo che Jonathan fosse l'unico a non odiare i tour o il suonare dal vivo, ed è sempre stato disponibile per qualsiasi cosa. Il resto di noi sembrava piuttosto infelice d'essere coinvolto in concerti. Era più divertente passare del tempo con loro, piuttosto che fare cose da band! La registrazione non è stata proprio una "cosa da band", infatti ognuno di noi ha registrato le proprie parti in tempi diversi. Partecipare alla sessione di Mark Radcliffe è stato molto divertente, lo è stato anche suonare a Berlino (beh, non tanto il suonare, ma l'essere a Berlino), quando Jono s'è perso, o in Spagna, quando Bobby cadde in mare. L'Elefant Records s'è sempre dimostrata accogliente ed essere andati in Spagna con loro è stato molto piacevole, pur dovendo suonare ai concerti e stare svegli fino a tardi. Lì, tutto accade veramente tardi e, proprio quando saremmo dovuti avanti, eravamo già tutti pronti in pigiama (salvo per Jono). Ho un vago ricordo di me, in Spagna, mentre tornavo a piedi al nostro hotel. Erano circa le 4:00 del mattino, avevo gli occhi annebbiati, ed una sconosciuta ragazza spagnola chiacchierava con me tenendomi per mano. Quelli si che erano bei tempi.
D :
Prima di salutarci, mi piacerebbe farti un ultima domanda, che ho sempre desiderato farti, quando canti a cosa pensi, cioè mi spiego, nella tua mente si creano un flusso di immagini o ti concentri esclusivamente sulla melodia?
B. A. :
Io non sono una cantante tradizionale e così penso di solito "non scazzare, non scazzare , ricorda e le parole". Non sono mai rilassata abbastanza per pensare alla melodia od a immagini. Se io sto cantando una canzone triste,a volte cerco di pensare a qualcosa di triste- come Bruno Schleinstein (ndr. attore, pittore e musicista tedesco) - ma i trucchi dei cantanti non funzionano con me perché io non sono una cantante . Ho appena finito di suonare come una bambina di 7 anni in modo che non importa cosa penso quando lo faccio.



Monica Mazzoli

( 2019-09-28 )