Lee Baggett - “Anyway” (Perpetual Doom, 2022)
La musica di Lee Baggett sembra nascere tra sessioni di surf e lunghe jam con il sole alto nel cielo. Già in “Just A Minute”, disco di Baggett pubblicato nel 2021 dalla Perpetual Doom, si percepiva quel dolce ondivagare folk con fare malinconico, rilassato - si potrebbe dire slacker - tra sogni, ricordi di vita vissuti o immaginati (“If you’re gonna ramble, ramble hard» cantava in “Easy”). “Anyway”, nuovo album dell'artista americano, è ancora più deliziosamente ribelle, libero nel suo essere (cant)autorialmente errante: un oceano musicale in cui è piacevole perdersi tra atmosfere cosmic country (“Highway Roll”), divagazioni rock'n'roll (“Fruit Dog”) e passaggi quasi jazzy come “Dust in the Wind”. In questo mare magnum sonoro emerge sempre con più prepotenza la chitarra di Baggett, pungente e travolgente - si senta “Earlier Than The World”- come le onde imprevedibili dell'oceano che travolgono i surfisti, d'altronde Baggett è nato nelle Filippine ma è da sempre vissuto in California fino a quando nel 2007 non si è trasferito sulla costa di Washington a Olympia.
Monica Mazzoli
( 2022-10-19 )