The Ashenden Papers - “Asphodel Meadows” (Secret Center Records, 2020)
Non si dovrebbe mai giudicare un disco della copertina ma a volte viene spontaneo, è quasi impossibile non farlo. È il caso di “Asphodel Meadows” degli Ashenden Papers: la grafica dell'album ha infatti una deliziosa estetica twee pop alla "Le jardin de Heavenly" (secondo degli Heavenly pubblicato nel Regno Unito dalla Sarah Records e negli USA dalla K Records) o alla "Clearer", singolo dei Blueboy sempre su Sarah Records. Non si può quindi non pensare a un certo immaginario, quasi romantico che oggi non esiste più: piccole etichette indipendenti, cassettine, melodie pop genuine. D'altronde dietro il nome Ashenden Papers c'è Jason Dezember, già in diverse band jangle pop californiane (The Bright Ideas, Bagpipe Operation... ). Questo suo nuovo mini-album è un piccolo progetto (a nove anni dal disco omonimo del 2011), di quelli fatti per passione e spensieratezza, tant'è che la leggerezza diventa delicatezza: in tutti i brani contenuti in “Asphodel Meadows” è evidente la ricerca di un suono, di un certo modo di scrivere pop, capace di colpire al primo ascolto. È la semplicità del jangle pop e di canzoni come "Fields of Fading Green".
Monica Mazzoli
( 2020-08-16 )